POGGIATESTA AFRICANI
(di Cadigia Hassan)
Diffusi tra varie popolazioni dell'Africa (Congo, Zambia, Zimbabwe, Sudan, Etiopia, Somalia, Uganda, Kenia, Sudafrica) queste suppellettili svolgevano diverse funzioni pratiche e simboliche. Oltre a sostenere la testa durante il sonno e a preservare le elaborate acconciature, erano indicatori dello status sociale e dell'appartenenza tribale nonché, si pensava, un medium nella comunicazione con il divino. Scolpiti da un unico pezzo di legno e decorati con fibre vegetali, cuoio, metalli e altri materiali, questi manufatti presentano forme e fogge diverse, riportando in alcuni casi figure (animali, umane, apotropaiche), simboli e incisioni augurali. Probabilmente si diffusero dall'Antico Egitto già in epoca predinastica. Esempi in pietra e in legno sono stati trovati nel corredo funerario, posizionati a sostegno della nuca del defunto o lungo il suo corpo.
Bibliografia:
Ellert Enrik, "The Traditional African Art of Zimbabwe", CBC, 2002
Moreno Eduardo L., "Wooden dreams. East African headrests", 5 Continents Editions, 2015
Nettleton Anitra, "African Dream Machines: Style, Identity and Meaning of African Headrests, Wits University Press, 2007
Wilcox Rosalinde G., "Sleeping Beauties: African Headrests and Other Highlights" from the Jerome L. Joss Collection at UCLA, African Arts Autumn 1994, Vol. 27, No. 4, pp. 76–78.
Fig. 1 Poggiatesta somalo, anni sessanta del secolo scorso. Smithsonian National Museum of African Art, Washington, D.C. |
Fig. 2 Poggiatesta dello Zimbabwe, fine XVIII - inizio XIX sec. Smithsonian National Museum of African Art, Washington D.C. |
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