LA CURTA

(di Marco Cutrone)

Già dalla fine del 1800 i calcolatori meccanici iniziavano ad essere in uso nella maggior parte delle grandi aziende, ma erano oggetti enormi e costosi.
Curt Herzstark, nato nel 1902, nel 1920 era un giovane austriaco impiegato nell'azienda di famiglia come rivenditore di calcolatrici meccaniche. Rendendosi subito conto del problema che rappresentava la dimensione (e il costo) del prodotto che vendeva e che il sogno dei suoi clienti sarebbe stato avere un calcolatore che potesse essere facilmente trasportato, magari in tasca, per più di dieci anni ragionò sul problema, ed arrivò ad una soluzione teorica, matematicamente ineccepibile, che avrebbe potuto ridurre drasticamente la dimensione dello strumento di calcolo. Così, nel 1938, depositò i brevetti e realizzò dei prototipi dei meccanismi di base, ma il suo lavoro fu interrotto dallo scoppio della seconda guerra mondiale. 

La Curta primo modello, esposta al Musée des Arts et Métiers di Parigi.

Il padre di Herzstark era ebreo, ragion per cui Curt nel 1943 fu internato a sua volta nel campo di concentramento di Buchenwald. Durante un giro di ispezione del campo da parte di proprietari di fabbriche tedesche alla ricerca di manodopera a costo zero fu riconosciuto da un suo ex cliente, Carl Walther (produttore della Walther PPK, la pistola in dotazione ai militari tedeschi). Le SS se ne interessarono, e scoprirono che Curt, all'epoca, stava appunto lavorando a nuovi tipi di calcolatori meccanici di qui gli promisero salva la vita se avesse realizzato un calcolatore tascabile funzionante. Curt non fu in grado di costruirne uno nel campo, ma passò tutto il resto del tempo da internato a disegnare dettagliatamente tutti i meccanismi che ne avrebbero permesso la realizzazione.

Nel 1945, dopo la liberazione da parte degli Alleati, nascose tutti i disegni e faticosamente rientrò in Austria, e quattro anni dopo iniziò la produzione della Curta - il primo calcolatore veramente portatile, funzionale e geniale, ancora apprezzato nel 1972 da piloti di aerei e auto da rally per poter fare calcoli veloci utilizzando una sola mano e senza distogliere lo sguardo.

Poi iniziò l'era delle calcolatrici elettroniche, ma alcuni appassionati ancora oggi utilizzano la Curta per la sua semplicità... e bellezza, nonostante sia nata in un luogo orribile.

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