Guttus tintinnabula: l’antenato del biberon


(di Cadigia Hassan)

Il curioso oggetto di questa settimana è un Guttus tintinnabula risalente a circa 2.400 anni fa.
Il presente reperto è stato rinvenuto in Puglia, terra anticamente abitata dai Messapi, popolazione migrata dall’Illiria verso il 1.000 a.C. L’etimologia (dal latino “gutta”, “goccia”, e “titinnabula”, “sonaglio”) suggerisce la funzione di questo manufatto in terracotta diffuso tra le culture della Magna Grecia: ci troviamo infatti di fronte all’antenato del biberon con sonaglio incorporato nella pancia! Una volta terminato il latte “goccia dopo goccia” i sonagli, posti inizialmente per rallentarne la colata, erano liberi di muoversi, e di qui costituivano un piacevole trastullo sonoro per accompagnare il sonno del neonato.
Più genericamente i Gutti, dal foro del beccuccio di varie dimensioni, servivano alla conservazione di oli e profumi, ma anche per portare in tavola l’acqua destinata al lavaggio delle mani dei commensali.

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