TEVAU, LA MONETA IN FORMA DI ROTOLO DI PIUME DELLE ISOLE DI SANTA CRUZ (MELANESIA)
di Cristina Balma-Tivola
Questo è un tevau, una bobina di piume rosse in uso come 'moneta' sino agli anni '70 del XX secolo nelle Isole di Santa Cruz (Provincia delle Isole Salomone, Melanesia). In questa regione, il tevau era una specie di valuta spesso scambiata per grandi spese, ovvero servizi e merci come canoe, colture di radici, tartarughe e maiali, nonché nei matrimoni.
La bobina tevau è composta da circa 50.000 a 60.000 piume rosse dell'uccello scarlatto (Myzomela cardinalis), e la sue lunghezza è di circa 9 metri per un peso di alcuni chili. Ogni tevau veniva realizzato da tre artigiani specializzati maschi che ereditavano i diritti della sua creazione.
Il primo catturava gli uccelli da miele e da ciascuno raccoglievano solo quattro delle loro piccolissime piume rosse: di qui il calcolo che ogni bobina può contenere le piume rosse di un numero variabile tra i 300 e i 600 uccelli.
Un secondo intagliava piccole piastrine di legno che poi copriva prima con piume di piccione grigio quindi di piume rosse.
Un terzo specialista univa infine le piastrine, recitava incantesimi e aggiungere abbellimenti di conchiglie per completare l'oggetto.
Quando non in uso, la valuta veniva arrotolata in una bobina con ciondoli protettivi, incartata in foglie di palma e tessuto di corteccia, quindi conservata con cura per preservare il colore.
A seconda delle condizioni e della visibilità delle piume rosse, infatti, le bobine erano valutate in modo diverso: più il rosso era brillante, maggiore era il suo valore. Un tevau della massima qualità pagava un prezioso maiale da banchetto, mentre dieci tevau di qualità progressivamente discendente costituivano un pagamento per la sposa. Ma, man mano che il colore delle piume sbiadiva, il valore del denaro diminuiva.
Oggi non più in uso, sebbene si stia pensando di riadottarne la creazione e l'impiego per transazioni di particolare valore, rimangono come oggetti di prestigio per chi li possiede.
Questo è un tevau, una bobina di piume rosse in uso come 'moneta' sino agli anni '70 del XX secolo nelle Isole di Santa Cruz (Provincia delle Isole Salomone, Melanesia). In questa regione, il tevau era una specie di valuta spesso scambiata per grandi spese, ovvero servizi e merci come canoe, colture di radici, tartarughe e maiali, nonché nei matrimoni.
La bobina tevau è composta da circa 50.000 a 60.000 piume rosse dell'uccello scarlatto (Myzomela cardinalis), e la sue lunghezza è di circa 9 metri per un peso di alcuni chili. Ogni tevau veniva realizzato da tre artigiani specializzati maschi che ereditavano i diritti della sua creazione.
Il primo catturava gli uccelli da miele e da ciascuno raccoglievano solo quattro delle loro piccolissime piume rosse: di qui il calcolo che ogni bobina può contenere le piume rosse di un numero variabile tra i 300 e i 600 uccelli.
Un secondo intagliava piccole piastrine di legno che poi copriva prima con piume di piccione grigio quindi di piume rosse.
Un terzo specialista univa infine le piastrine, recitava incantesimi e aggiungere abbellimenti di conchiglie per completare l'oggetto.
Quando non in uso, la valuta veniva arrotolata in una bobina con ciondoli protettivi, incartata in foglie di palma e tessuto di corteccia, quindi conservata con cura per preservare il colore.
A seconda delle condizioni e della visibilità delle piume rosse, infatti, le bobine erano valutate in modo diverso: più il rosso era brillante, maggiore era il suo valore. Un tevau della massima qualità pagava un prezioso maiale da banchetto, mentre dieci tevau di qualità progressivamente discendente costituivano un pagamento per la sposa. Ma, man mano che il colore delle piume sbiadiva, il valore del denaro diminuiva.
Oggi non più in uso, sebbene si stia pensando di riadottarne la creazione e l'impiego per transazioni di particolare valore, rimangono come oggetti di prestigio per chi li possiede.
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