LE FOTOGRAFIE DISEGNI DI KARL BADEN
di Ellie Ivanova
Karl Baden è un fotografo di Boston che, a prima vista, si occupa di documentaristica e fotografia di strada, ma al secondo sguardo, anche con le sue foto più dirette e immediate, mette in questione il concetto di realtà e come la fotografia (non) la rappresenta.
All'inizio degli anni '80, Baden comincia a sperimentare applicando alle sue foto dei disegni, direttamente sul negativo, così da continuare a riprodurre le stampe fotografiche in numeri multipli, come se fossero negativi standard, graffiandoli. I disegni che crea complementano le foto in modo surreale, creando delle ombre (la serie Ombre) o commenti visuali sul rapporto tra figura e sfondo (la serie Cliché-Verre).
A questo punto Baden comincia a chiedersi se è veramente fotografo o disegnatore e fino a che punto quello che si può vedere sulle foto è la realtà. In un momento storico lontano dalla nascita di photoshop, quando decisamente non sta cercando di ingannare lo spettatore con manipolazioni realisticamente convincenti, i disegni sono così sorprendenti nella loro contraddizione visuale alle fotografie che ci stupiscono con la sua ironia del reale.
Karl Baden è un fotografo di Boston che, a prima vista, si occupa di documentaristica e fotografia di strada, ma al secondo sguardo, anche con le sue foto più dirette e immediate, mette in questione il concetto di realtà e come la fotografia (non) la rappresenta.
All'inizio degli anni '80, Baden comincia a sperimentare applicando alle sue foto dei disegni, direttamente sul negativo, così da continuare a riprodurre le stampe fotografiche in numeri multipli, come se fossero negativi standard, graffiandoli. I disegni che crea complementano le foto in modo surreale, creando delle ombre (la serie Ombre) o commenti visuali sul rapporto tra figura e sfondo (la serie Cliché-Verre).
A questo punto Baden comincia a chiedersi se è veramente fotografo o disegnatore e fino a che punto quello che si può vedere sulle foto è la realtà. In un momento storico lontano dalla nascita di photoshop, quando decisamente non sta cercando di ingannare lo spettatore con manipolazioni realisticamente convincenti, i disegni sono così sorprendenti nella loro contraddizione visuale alle fotografie che ci stupiscono con la sua ironia del reale.
Autoritratto (Cliché-Verre), 1982 |
Autoritratto (Cliché-Verre), 1983 |
Yikes (Cliché-Verre), 1983 |
Zebra (Cliché-Verre), 1983 |
Sette (Cliché-Verre), 1983 |
Macchia (Cliché-Verre), 1983 |
Senza Titolo (Ombre), 1983 |
Senza Titolo (Ombre), 1983 |
Senza Titolo (Ombre), 1984 |
Senza Titolo (Ombre), 1984 |
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