LE SCULTURE AVVOLTE DI JUDITH SCOTT

di Ellie Ivanova
Judith Scott e' nata nel 1943 in Ohio, Stati Uniti, insieme a sua sorella gemella Joyce. Ma 7 anni dopo, seguendo il consiglio dei medici, è stata portata via dalla famiglia in quanto diagnosticata con la sindrome di Down e giudicata non ricettiva e ineducabile. Quaranta anni dopo, Joyce la cerca e la trova in un ricovero per disabili, dopo di che la porta al Creative Growth Arte Center di Oakland, in California.
In questo posto Judith comincia a creare le sue sculture, che consistono in aggomitolare degli oggetti quotidiani o scartati con filo o strisce di tessuto in una combinazione di retaggi e nodi complessa e variopinta. Le sculture sono non solo gli oggetti risultanti, ma i gesti che li hanno creato: gli oggetti immaginati sotto e il loro "guscio" tessile avvolgente.
Le sculture di Judith Scott hanno ottenuto molto successo, entrando nelle collezioni di musei importanti come il MoMA e il Museo di Arte Moderna in San Francisco. Ma, a parte il riscontro officiale, i suoi oggetti avvolti sono veramente sconvolgenti per il loro simbolismo e la loro visualita': sembrano mummie di oggetti, disegni gestuali, cuori di futta, forme che non si scopriranno mai e si devono immaginare, perché se scoperte significherebbe che le sculture dovrebbero essere distrutte. Solo si possono immaginare.
Foto: opere di Judith Scott nella Collection de l'Art Brut, Lausanne.




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