Dilukai, le sculture sulla facciata della casa degli uomini a Palau

di Cristina Balma-Tivola


Dilukai custodita al Metropolitan Museum di New York.

L'oggetto misterioso di questa settimana era un esemplare di Dilukai appartenente alla collezione del Metropolitan Museum di New York.


Particolare della dilukai custodita al Metropolitan Museum di New York.

La dilukai era una figura lignea che tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo ornava la facciata delle case degli uomini in quella che oggi è la Repubblica di Palau (Oceania), arcipelago a nord della Nuova Guinea. Di dimensioni intorno al metro d'altezza, in genere era mostrata con le gambe divaricate, rivelando una grande area pubica triangolare nera, con le mani appoggiate sulle cosce. 

Nella società Palau, gli uomini erano raggruppati in base all'età e allo status, e ciascun gruppo, sino alla metà del secolo scorso, aveva una casa esclusivamente per gli uomini nella quale trascorreva la maggior parte del tempo. Tali case avevano struttura imponente, alti tetti spioventi e grandi timpani triangolari, decorati con intagli e dipinti. Figure femminili come questa venivano spesso collocate sulla facciata, proprio sopra l'ingresso.


Casa degli uomini con dilukai, Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu BerlinBerlin

Le figure vengono fatte risalire alla leggenda che vede protagonista una donna mitica, Dilukai, fatta legare in una posizione visibile da tutto il villaggio da un padre arrabbiato per la sua promiscuità, così che tal punizione agisse come monito per le donne del villaggio affinché fossero più caste. 
Un'altra leggenda narra invece di una donna, sempre chiamata Dilukai, che avrebbe avuto un fratello, particolarmente problematico per la comunità, che a un certo punto se ne andò: per evitare che tornasse, allora, gli abitanti costruirono una statua raffigurante la sorella nuda e la esposero nel punto più visibile del villaggio, così da avere la certezza che il fratello non sarebbe mai più tornato dato che per un uomo la visione dei genitali della sorella era vietata.
In ogni caso, ironia della sorte, le case degli uomini erano spesso la dimora di prostitute inviate da altri villaggi e avviate a tale attività dalle loro stesse famiglie.

Nella pratica abituale, al di là delle ipotesi alla base della tradizione, queste figure femminili si riteneva proteggessero la salute e le colture degli abitanti del villaggio, nell'associazione - ricorrente in diverse culture - tra capacità generatrice della donna e fertilità di un certo territorio.

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