I FREGI SAGOMATI DI KARA WALKER

di Ellie Ivanova

  
Kara Walker, Virginia's Lynch Mob, istallazione nel Montclair Art Museum, 2018

Kara Walker è un'artista americana riconoscibile oggi per i suoi fregi consistenti in sagome su scala umana. Le sagome sono narrazioni di una vita quotidiana del passato, a prima vista idillica e divertente. Ma a seconda vista si notano dettagli di violenza, diverse e variate modalità di violenza, che appaiono nei dettagli delle sagome. Lo spettatore che si è avvicinato a osservare il racconto visivo si sente sconvolto a scoprire l'orrore di quello che sta succedendo.

Le sagome sono una tradizione artistica americana molto popolare durante l'Ottocento. Grazie alla sua semplicità, sia della riproduzione sia in senso grafico, si usavano in illustrazioni di giornali e libri. Sorte come un modo economico di eseguire anche ritratti, l'idea per cui si usavano era di una rappresentazione idealizzata di storia familiare. Se aggiungiamo anche il concetto dell'ombra da cui derivano, che nasconde molti dettagli ma in questo modo ne mette anche in rilievo altri, l'uso estetico che fa di loro Kara Walker sembra ancora più potente. Con il riferimento a questa tradizione ci fa chiedere: cosa c'è dietro la rappresentazione idealizzata del passato? Quando proviamo nostalgia di un quadro idillico, pensiamo anche alle inguistizie e tragedie che nasconde?

Alla fine, la bellezza di quello che vediamo o che usiamo come veste nella nostra vita di ogni giorno corrisponde anche a una giustizia - e viceversa? 

Kara Walker, Strage degli Innocenti (Potrebbero aver fatto qualcosa), 2017



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