LA REPUBBLICA DI COSPAIA - LA LIBERTÀ AL POTERE

di Emiliana Losma 

C'è un luogo in Italia oggi ridotto a frazione del comune di San Giustino (Perugia) che ha rivestito per secoli una vera e propria mirabilia a livello mondiale: la Repubblica di Cospaia. 
La Repubblica di Cospaia era, infatti, un microstato indipendente esistito dal 1441 al 1826 a causa di un errore topografico nel tracciamento dei confini fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. 


Siamo nel 1441 e il papa Eugenio IV durante il concilio di Basilea cede il territorio di San Sepolcro alla repubblica di Firenze. I cartografi segnando i nuovi confini sbagliano, lasciando una piccola striscia di terra senza dominazione. Quando gli abitanti di Cospaia - che si estende su 330 ettari (2 chilometri di lunghezza per circa 500 metri di larghezza) - si rendono conto dell'errore topografico, decidono di dichiararsi indipendenti (1484) e scelgono la forma repubblicana, forma di potere non proprio frequente all'epoca. 


Gli abitanti del borgo di Cospaia decisero di donarsi una libertà egualitaria, senza organi di potere. Non esistevano né carceri, né esercito, solo un Consiglio di Anziani costituito per meri scopi esecutivi.
Cospaia aveva anche uno stemma nel quale compariva il paesello tra i due piccoli corsi d'acqua, con due pesci sulla destra e la pianta di Nicotiana tabacum a sinistra, mentre sopra era riportato il motto e gli anni di durata della repubblica e una bandiera ufficiale (foto 2). 





Ma come fece una piccola repubblica anarchica a sopravvivere così a lungo? Gli abitanti decisero di diventare uno stato cuscinetto (le merci in transito verso il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa non erano sottoposte ad alcun dazio) incrementando la coltivazione del tabacco, allora produzione rara nella penisola italiana che fu la sua salvezza ma che dopo molti secoli la trasformò in un ricettacolo di contrabbandieri fino all'adesione allo Stato della Chiesa. 

Tuttavia oggi rimane un esempio di Repubblica Anarchica unica al mondo!

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